"Questa è l’esplorazione che vi attende! Non determinare la posizione delle stelle e studiare le nebuolose, ma scandagliare le possibilità ignote dell’esistenza" (da “Star Trek: The next generation”, episodio “Ieri, Oggi, Domani”).
Di solito, nei manuali e nella prassi operativa aziendale, si fa riferimento all’approccio predittivo: si fanno analisi approfondite, si costruiscono scenari, previsioni, si valuta come le forze esterne possano influire sulla domanda, sui competitor, sui clienti, ecc. E poi, sulla base dei risultati ottenuti, si definisce un piano d’azione, che viene implementato con la speranza che le diverse persone che appartengono all’organizzazione, opportunamente incentivate, adottino nuovi comportamenti e raggiungano quindi le prestazioni desiderate. E’ un modello che funziona, certo, ma per cambiamenti relativamente modesti. Quando invece le imprese non devono semplicemente prevedere il futuro, ma inventarlo, è molto difficile che vi riescano basandosi solo su analisi quantitative. Nell’anticipare una tendenza o creare nuovi standards, infatti, gli strumenti analitici possono condurre a grandi errori ed estrapolare dal passato può essere fallimentare. Per i grandi salti verso il futuro non sono sufficienti i tradizionali strumenti della pianificazione strategica, c’è bisogno di un nuovo approccio, in grado di generare e sostenere nelle persone il desiderio, la capacità e la volontà di cambiare. Un approccio “star trekking”. Le strategie “star trekking” fanno leva sull’intuizione e sull’immaginazione strategica, sostenendole con un gran lavoro tecnico. Tendono ad un buon bilanciamento tra la componente strutturale e quella creativa, utilizzano gli strumenti tecnici e l’immaginazione, caricano il risultato di significati emotivi, capaci di motivare le persone al cambiamento e all’adozione di nuovi comportamenti. Difficilmente infatti una strategia espressa in termini quantitativi (ad esempio “raddoppiare il fatturato” o “ridurre i costi”) riesce ad avere una grande carica motivante. Le strategie “star trekking” devono essere semplici, ovvero devono riuscire ad estrarre un semplice, cristallino concetto, un’idea strategica, dall’intersezione di tre aree:
1. C’è qualcosa in cui noi, la nostra struttura, possiamo essere i migliori (attenzione: non ciò che siamo ora, ma ciò che possiamo diventare)?
2. Cosa può unire tutti nell’entusiasmo?
3. Cosa abbiamo in grado di generare valore?
Se queste tre aree hanno un’intersezione, allora è lì che dobbiamo focalizzarci al massimo.