"Per ciascun problema è sempre possibile individuare diverse soluzioni, alcune delle quali emergono solo prescindendo da quello che inizialmente appare l'unico percorso possibile"

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Non pensare solo con l'emisfero sinistro: allarga la prospettiva.

Non pensiamo sempre e solo con l'emisfero sinistro! Quando ci troviamo di fronte ad un problema da risolvere, abbiamo tendenzialmente due alternative: affrontarlo frontalmente per rimuovere l'ostacolo diretto, oppure affrontarlo in modo "trasversale" .. o come siusa dire, "aggirando l'ostacolo".Facile da dire, un po' più difficile da fare!
Siamo abituati da sempre ad utilizzare la soluzione diretta, la quale, tuttavia, non sempre c'è o è immediata... e questo ci mette nei pasticci.
Aggirare l'ostacolo non significa rimandare o evitare il problema.
Significa compiere un'azione che apparentemente non ha nulla a che vedere con la soluzione del problema, ma che ha come risultato quellodi spostare o annullare il problema stesso. Da cui la soluzione viene da sè.
Per individuare soluzioni trasversali attraverso il pensiero laterale, occorre anzitutto allargare la prospettiva: guardare a fianco appunto.


In questo modo si può vedere il problema da un'angolatura diversa e si aumentano le possibilità di azione.

Ecco un breve racconto citato da De Bono: 
"Si racconta che durante la guerra il pilota di un bombardiere durante un suo volo di rientro alla base cominciò a un certo momento ad avere difficoltà nel controllo dell'apparecchio. Venne riscontrata una perdita nell'impianto idraulico, ma non c'era acqua di scorta per colmarla. Ebbene, se l'equipaggio si salvò fu perché, alla fine, a qualcuno venne l'idea di immettere urina nell'impianto".

"Il pensiero laterale procede da una serie di fatti, non da supposizioni. Il pensiero laterale di fatto non fa presupposti, anzi i presupposti iniziali limitano le possibilità di soluzione."
De Bono (De Bono, "Il pensiero laterale", BUR 1996) identifica quattro fattori critici associati al pensierolaterale:
1. riconoscere le idee dominanti che polarizzano la percezione di un problema
2. cercare maniere differenti di guardare le cose
3. allentare il controllo rigido del pensiero lineare
4. usare ogni chance per incoraggiare altre idee


Capiamoci meglio citando degli esempi concreti?
L'esempio classico di una persona che usa il pensiero laterale è il personaggio di Sherlock Holmes, il detective nato dalla fantasia di Sir Arthur Conan Doyle. La sua straordinaria capacità di trovare la soluzione a problemi altrimenti insolubili era dovuta alla sua abilità nell'osservare i fatti di una situazione, senza farepresupposti iniziali. Usando il pensiero laterale, egli spezzettava gli elementi di un problema o di unasituazione e li riordinava in un modello apparentemente casuale, per arrivare a una visione diversa della situazione e quindi a una possibile soluzione. Il pensiero laterale perciò può definirsi come puro ragionamento deduttivo. 
Il Dottor Watson invece agiva procedendo lungo le linee del pensiero cristallizzatobasato su preconcetti… Il pensiero laterale è creativo e dinamico ed incorpora le proprietà del pensiero associativo, quindi la capacità di raccogliere e riallineare significati, così come il pensiero lineare comportal'abilità di procedere lungo una linea di pensiero fino a una conclusione.