Per comprendere bene i meccanismi della memoria dobbiamo puntualizzare che essa dipende quasi completamente dal subconscio. Abbiamo chiamato mente automatica la regione del subconscio che si occupa di immagazzinare ogni impressione ricevuta attraverso i sensi.
In questa parte del subconscio possiamo trovare, oltre agli stimoli sensoriali percepiti dalla realtà, anche la memorizzazione di tutte le azioni che abbiamo compiuto nella nostra vita e di tutto il complesso di pensieri e delle idee che hanno attraversato la nostra mente.
La mente automatica provvede a registrare ed archiviare tutto questo materiale interiore che, anche se non viene richiamato alla coscienza, continua ugualmente ad esercitare un'influenza sulla mente razionale, condizionando il nostro comportamento.
Anche se spesso non riusciamo a riportare alla memoria quello che abbiamo immagazzinato, niente di questo materiale psichico può essere cancellato in modo definitivo. Pur non riuscendo a ricordare che cosa abbiamo mangiato a pranzo dieci anni fa, la lista del cibo è incisa nel nostro subconscio in modo indelebile. Poiché il nostro subconscio può contenere tutte le informazioni che acquisiamo durante la nostra vita, ne consegue che la capacità di immagazzinare ricordi è praticamente illimitata.
La convinzione, che molte persone hanno, di non essere in grado di memorizzare oltre un certo numero di informazioni, è sbagliata. Questa credenza, oltre ad essere infondata, e anche autolimitante in quanto ci influenza in modo negativo facendoci credere di avere dei limiti che in realtà non abbiamo.
Infatti il vero problema non è rappresentato dal quantitativo di nozioni da registrare che, come abbiamo visto, è illimitato, ma, piuttosto, dal metodo che usiamo per imprimere questi dati nel subconscio e dalla nostra capacità di farli riaffiorare a livello cosciente.
La prima regola da imparare per essere in grado di riportare alla memoria un evento è quella dell'attenzione. Quanta più attenzione avremo prestato ad una nozione tanto più facilmente saremo in grado di farla riaffiorare a livello cosciente. Se guardiamo solo per pochi istanti un uomo che ci passa accanto, difficilmente saremo in grado di ricordare il colore dei suoi vestiti oppure se aveva qualcosa in mano, mentre se concentriamo la nostra attenzione su di lui per parecchi minuti saremo in grado di conoscere gran parte dei particolari ricordandoli con facilità.
Ovviamente, poiché la mente più viene esercitata e più essa acquisisce abilità in ciò che fà, la ripetizione costante del processo di concentrazione dell'attenzione aumenterà la nostra capacità di osservazione diminuendo, in questo modo, il tempo necessario a memorizzare i particolari. In altre parole se inizialmente ci servono parecchi minuti per memorizzare un particolare, con la pratica impareremo ad usare solo pochi istanti.
Le conoscenze che si fissano meglio nella nostra memoria sono quelle a cui abbiamo riservato un alto grado di attenzione. L'attenzione si esercita concentrando i sensi e la mente su uno specifico oggetto.
Per agevolare questo processo è consigliabile metterlo in atto quando la mente si trova in uno stato di calma ed è libera da sollecitazioni esterne.
E' ovvio che sarà molto difficile imprimere nella memoria qualcosa quando la nostra attenzione è continuamente disturbata da stimoli esterni.
Per memorizzare un oggetto semplice basta concentrare la propria attenzione su di esso. Per quanto riguarda informazioni più complesse come, ad esempio, -ma poesia oppure una lezione di storia, il procedimento consiste nel concentrare l'attenzione su ogni singola parte dell'oggetto in questione piuttosto che cercare di memorizzare l'argomento per intero.
Nel caso si voglia memorizzare una poesia si dovrà concentrare la propria attenzione non sulla poesia nel suo complesso ma su ogni singola parola che unita ad altre parole formerà un versetto che, congiunto ad altri versetti formerà la poesia.
Qualsiasi soggetto può essere memorizzato meglio se vengono prima impresse nella memoria le singole parti che lo compongono.
Esiste un'attenzione involontaria e un'attenzione volontaria. La prima può essere scoperta facilmente in qualsiasi individuo di media intelligenza che abbia un qualche interesse. Questa persona non avrà nessun problema a fissare la propria attenzione su un oggetto che rappresenta per lui un interesse particolare, ma se l'argomento in questione non suscita in lui alcun interesse egli non è in grado di soffermare l'attenzione su di esso.
Chi pratica la meditazione creativa deve necessariamente imparare ad esercitare l'attenzione volontaria. Questo vuol dire che deve essere in grado di concentrare la propria attenzione su di un argomento che sia, per lui, privo di interesse e che tale concentrazione deve poter essere mantenuta fino a quando la mente non ha finito di indagare e di apprendere tutte le nozioni possibili su quell'argomento.
Dopo l'attenzione, il secondo elemento da prendere in considerazione è la visualizzazione.
Fin dalla preistoria l'uomo ha sempre sviluppato il senso della vista in misura maggiore rispetto agli altri sensi. L'evoluzione ha continuato a privilegiare la vista che è importantissima nello sviluppo delle qualità individuali di memorizzazione. Infatti è proprio attraverso questo senso che il cervello acquisisce gran parte dei dati relativi a persone, cose o avvenimenti esterni. La capacità di osservazione è un elemento indispensabile per lo sviluppo delle qualità mnemoniche individuali. Ma non si può negare che anche gli altri sensi, pur in misura minore, rispetto alla vista, contribuiscono al processo di memorizzazione.
Per questo motivo la meditazione creativa prevede una memorizzazione che comprenda anche altre vie sensoriali oltre a quella della visualizzazione.
Ma torniamo all'aspetto pratico della memorizzazione.
Per ogni soggetto da memorizzare si dovrà immaginare di fare le seguenti cose:
l) GUARDARE.
Osservare l'oggetto frontalmente, dall'alto, dal basso, riducendo le sue dimensioni e aumentandole a dismisura.
2) ASCOLTARE.
Prestare attenzione ai suoni diffusi dall'oggetto.
3) TOCCARE.
Entrare in contatto con l'oggetto.
4) GUSTARE.
Mangiare l'oggetto assaporandone il gusto.
5) ODORARE.
Cercare di percepire gli odori che l'oggetto può emanare. Bisogna immaginare di compiere queste esperienze sensoriali anche per gli oggetti che possono essere causa di sensazioni sgradevoli. Infatti le sensazioni spiacevoli si imprimono meglio nella memoria. Considerate anche che la vostra mente è agevolata nel creare un processo di memorizzazione quando inizia a produrre onde alpha che sono le onde che emettiamo quando siamo in uno stato di rilassamento. inoltre anche le frasi che ripetiamo a noi stessi hanno una notevole importanza perchè possono condizionare, non solo il procedimento di memorizzazione, ma tutta la nostra esistenza. Questo avviene perchè la nostra mente non riesce a distinguere fra un'esperienza che è realmente accaduta e un avvenimento immaginato. Proprio a causa di questi meccanismi della mente può accadere che uno studente, pur impegnandosi, non riesca ad ottenere nessun risultato positivo. Perchè accade questo? che cosa è avvenuto? Qual'è la causa? La spiegazione è alquanto semplice: pur studiando, se lo studente continuerà a ripetere a se stesso che non riuscirà a superare l'esame non farà altro che programmare la sua mente in modo negativo e vedrà presto materializzarsi le sue paure. .....
Come migliorare la tua memoria:
